Sono arrivata in Italia con tanto ottimismo e speranza, sono arrivata nel paese della libertá e del rispetto per le donne, e sopra tutto   il paese della  democrazia ,il paese dove i sogni diventano realitá.Il primo lavoro che ho trovato é stato in un ristorante ,dove lavavo i  

 piatti e facevo le pulizie. L'ho accettato con gioia, perché non c'é vergogna a iniziare dal basso, basta che sia un lavoro onesto, ho imparato   la lingua abbastanza velocemente perché  lavoravo e studiavo la lingua contemporaneamente .  Inoltre ,ho iniziato a imparare alcune    ricette perché avevo voglia di imparare e crescere. Sono arrivata a ottenere una posizione abbastanza buona :aiutavo lo chef in tutto ció    che faceva.   Sono passati cinque anni dal mio arrivo in questo ristorante, e un giorno é arrivato un nuovo  lavoratore. Era un uomo  sulla fine dei    trent'anni, con una buona corporatura, ma non conosceva ni la lingua ni il lavoro .Tuttavia ,come tutti gli altri, aveva voglia di imparare.
   Gli offrivo il mio aiuto ogni volta che potevo. Quando finivo il mio lavoro, gli chiedevo di farsi da parte e lavavo i piatti al suo posto perché    mi sembrava non pratico e perso.   Gli anni sono passati e ho avuto un incidente, mi sono rotta il ginocchio e sono stata costretta a stare lontana dal lavoro per qualche mese.    Quando sono tornata ,mi sono trovata di fronte a una montagna di piatti [era il primo maggio, Festa del lavoro, e si sa che in questo giorno
   i ristoranti sono pieni ].Nel frattempo, il mio collega aveva preso il suo nuovo posto accanto allo chef .Era stato scelto al posto mio perché     era un uomo, robusto, in grado di sollevare le padelle con facilitá ,  io invece ero diventata un po' debole dopo l'infortunio.   La cosa che mi irrita di piú é che lui non era competente come me,non parlava bene l'italiano, non era qualificato e non aveva alcuna    caratteristica distintiva rispetto a me,tranne il fatto che fosse un uomo.Per questo gli é stata data l'oppurtunitá di lavorare accanto allo      chef e di imparare tutti i segreti del mestiere.La cosa che peggiorava ulteriormente la situazione era che il mio caro collega se ne andava    appena finiva il suo lavoro, lasciandomi sommersa nel lavaggio dei piatti.Non hai pensato di aiutarmi e nessuno glielo ha mai chiesto   Quando ho parlato con il proprietario del ristorante al riguardo, non ha prestato attenzione.Ho cominciato a perdere la voglia di lavorare
   anzi,ho iniziato a odiare il lavoro e tutte le personne che avevano causato questo cambiamento.Quindi,ho lasciato il lavoro dopo aver   trovato un altro.Si , mi sono ritirata dopo 13 anni di lavoro in quel ristorante,e posso dire anche di aver rinunciato a questa battaglia    perché non potevo lavorare in quell'ambiente pieno di ingiustizia,mancanza di trasparenza e discriminazione.Ora ,sto bene,Dio mi ha   compensato per tutto,il mio nuovo lavoro é molto confortevole, e il mio stipendio é migliore di quello precedente.Dunque,puó darsi che    odiate qualcosa e invece sia un bene per voi. Quanto al mio caro collega, ho saputo che dopo  piú o meno due anni é ancora fermo al    punto di partenza,cioé non ha fatto alcun progresso, ed é stato sostituito da un altro dopo che hanno perso la speranza nel suo sviluppo
   e dopo che ha deluso le loro aspettative.Il mio consiglio é di imparare dalla mia storia e di non commettere lo stesso errore che ho fatto,
   cioé non  ho cambiato il contratto di lavoro da lavapiatti ad assistente cuoco.Se l'avessi fatto, non avrebbero potuto emarginarmi
   e sostituirmi con un altro,grazie .

 

No comments