Ciao a tutti, sono una donna di quarant'anni, sono venuta in Italia sei anni fa con un visto turistico e non sono tornata in Marocco dopo la scadenza del termine legale diventando cosi un'immigrata irregolare. Tuttavia vivevo con mia sorella che risiede qui da molti anni.
Dopo poche settimane dal mio arrivo ,ho trovato un lavoro adeguato, mi occupavo di una signora anziana. Andavo da lei mattina, rimanevo con lei tutto il giorno e facevo tutto ció di cui aveva bisogno, poi tornavo a casa per passare la notte a casa con mia sorella. Questa signora aveva un figlio sposato ,era piuttosto ricco, ma era avaro sopra tutto con sua madre. Le dava una somma modesta di denaro per comprare ció di cui aveva bisogno per mangiare e bere. A volte compravo per lei qualcosa che desiderava o di cui aveva bisogno, lo facevo con tutto l'amore e la tenerezza, perché la vedevo come una donna senza alcune possibilitá di farcela da sola .Era trovata in queste condizioni dopo essere stata una volta ricca e bella, acquistava solo oggetti costosi e di valore. Ma una volta raggiunta quest'etá, quando suo figlio era diventato responsabile di lei e dei suoi soldi ,il suo unico pensiero era procurarsi il cibo e le bevande. A volte era costretta a chiedere cose semplici come un pezzo di cioccolato o una bottiglia di bibita gassata, e poiché era orgogliosa e dignitosa ,mi dava in cambio alcuni dei suoi oggetti, come se stesse barattando con me. Naturalmente, rifiutavo sempre, e a volte, prendevo ció che mi dava e lo rimettevo al suo posto senza che se ne accorgesse. Quanto mi addoloravano i suoi guardi tristi quando finivano le provviste alimentari, sapendo perfettamente che suo figlio non le avrebbe dato denaro fino all'inizio del mese successivo .Per quanto la amassi e fossi triste per lei, biasimavo e forse odiavo suo figlio che non le dava attenzione. L'ho trattata con amore e rispetto fino a quando é deceduta, che Dio la benedica. Dopo pochi mese, ho trovato un altro lavoro con uno dei suoi parenti, poi un altro con una delle sue amiche, spesso sento che Dio mi ricompensa per come l'ho trattata, perché ogni lavoro che ho trovato é stato grazie a lei [dopo Dio ],nonostante la sua partenza da questo mondo. Sto scrivendo queste righe per dirvi che dobbiamo fare del bene e trattare gli altri con gentilezza, amore, rispetto e dignitá, e offrire una mano a chi ne ha bisogno finché siamo in guardo di farlo, specialmente noi i migranti, perché in questo modo diamo un'immagine positiva di noi stessi come migranti musulmani arabi, senza contare la ricompensa di Dio per noi in questo mondo e nell'aldilá Ho dimenticato di dirvi che non sono piú un'immigrata irregolare, ma sono riuscita a regolarizzare la mia situazione legale, e tutto il merito va a quella stessa signora ,dopo Dio.